Percorsi a piedi autunnali a Bolsena

Bolsena, un lago da camminare. Percorsi a piedi incantati, lungo l'acqua. Dopo quattro giorni di marcia lenta zaino in spalla, sto per concludere la “circumcamminata” lungo gli itinerari trekking del lago di Bolsena, in provincia di Viterbo.

I frammenti da “collocare” nei percorsi a piedi  qui a Bolsena, un lago da camminare, sono tanti e variegati, collezionati passo dopo passo.  Sentieri sterrati, antichi basolati della Francigena, spiagge vulcaniche, vitigni, stradine incastonate tra antiche “pietre” sacre e profane.

Camminare, di certo ho camminato, lungo un articolato percorso a piedi. Ho marciato per una settantina di chilometri di uno dei più affascinanti itinerari trekking del Lazio con il ritmo lento della camminata – in compagnia di una dozzina di “viandanti organizzati” – in un dicembre dal clima temperato e dal cielo plumbeo con sfumature pittoriche.

LAGO E CUPOLONE DA RECORD

Davanti a me si è disvelato passo dopo passo un piccolo universo, quello di Bolsena, un lago da camminare.. Già scoprire che quello di Bolsena sia il lago vulcanico più grande d’Europa è stata di per sé una “rivelazione”, quella iniziale. Ma non è stata l’unica: quanti sanno ad esempio che la Basilica di Santa Margherita a Montefiascone, cittadina toccata a due terzi della camminata, può vantare un “cupolone” che per grandezza è il terzo d’Italia dopo Roma e Firenze? Eppure, l’imponenza della cupola è probabilmente nota solo a pochi “aficionados” dell’arte o della religione. Così come forse pochi sanno che a Bolsena, antica cittadina luogo di arrivo e partenza di questo soft trekking, ha avuto luogo nell’antichità il miracolo eucaristico da cui si è originata la festività del Corpus Domini. Dal centro di Montefiascone, che sorge su di un’altura a 600 metri di altezza, si può spaziare su colli e monti di Toscana, Umbria e Lazio, sul mare di Maremma e, naturalmente, sul lago di Bolsena. Di quest’ultimo posso da quassù finalmente avere il colpo d’occhio ideale per visualizzare, nel più naturale degli schermi “3D”, il tragitto compiuto e quello rimanente. 

BARCHE; PROMONTORI E ISOLE

Bolsena, lago da camminare, con i suoi ben assortiti itinerari trekking, ma anche da navigare. I pescatori di queste parti si spostano ancora a bordo delle caratteristiche barche ideate dagli Etruschi con i remi asimmetrici, dei quali il posteriore funge da timone. Ogni tanto, si può scorgere una di queste imbarcazioni che si muove lentamente sul lago, facendo pendant con le linee dei bei promontori che si protendono quasi a voler toccare i due isolotti di Bisentina e Martana, che si trovano in posizione centrale. Il promontorio dove sorge il caratteristico borgo medievale di Capodimonte si raggiunge attraversando ambientazioni diverse ma ben “mixate” tra loro: prima una selvaggia spiaggia vulcanica e poi dei bei giardinetti all’italiana.

SPIRITUALITA' ETRUSCA E RELIGIOSITA' ETRUSCA

Bolsena, lago da camminare, ma anche da attraversare a mente sciolta. Attraversando questi luoghi, si può ben cogliere la religiosità cristiana e, infatti, una parte del tracciato escursionistico ricalca la via Francigena dei pellegrini cristiani diretti a Roma. Ma più di tutte, a mio avviso, si avverte la spiritualità, meno solenne ma più interiore, delle popolazioni etrusche che hanno a lungo vissuto da queste parti. Le pietre delle loro necropoli, che si trovano disseminate lungo il tragitto in posizione quasi sempre “magica”, danno l’idea di un popolo che non ha lasciato grandi opere, escluso quelle cimiteriali, proprio perché contraddistinto dalla prevalenza di uno spirito che non aveva bisogno della maestosità per trovare la realizzazione del sé più profondo. Nel lento procedere sospesi tra acqua, terra e cielo, qui più che mai ci si sente pellegrini nel significato relativista al quale fa riferimento la più remota etimologia latina del termine, quel per ager, l’andare per campi con il ritmo naturale della propria camminata .

r.b.



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